Tempo Ordinario 6a settimana, mercoledì – Valore ecclesiale della penitenza.
“O Gesù, che ami la Chiesa come tua sposa e hai dato te stesso per santificarla (Ef 5, 25 26), fa che io non deturpi col peccato l’opera tua.
• Noi ti confessiamo, o Dio che ami gli uomini, e ti presentiamo la nostra debolezza, pregandoti di essere la nostra forza. Perdonando i peccati passati, rimettici le colpe di un tempo, fa’ di noi degli uomini nuovi. Rendici tuoi servi, puri e senza macchia. Ci consacriamo a te: ricevici, o Dio di verità, ricevi il tuo popolo e cancella ogni sua macchia: fallo vivere nella rettitudine e nell’innocenza. Siano in grado di essere annoverati tra gli angeli, siano tutti eletti e santi.
Preghiere dei primi cristiani 183
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• Ora ti domando, Padre, che tu faccia misericordia al mondo e alla santa Chiesa tua. Ti prego che tu adempia quello che mi fai domandare. Ohimè misera, dolorosa l’anima mia, cagione di ogni male! Padre, non indugiare più a fare misericordia al mondo, accondiscendi ed adempi il desiderio dei servi tuoi…
O Padre eterno, i servi tuoi chiamano a te misericordia: rispondi loro dunque. Io so bene che la misericordia ti è propria, e però non la puoi togliere sì che tu non la dia a chi te la domanda. Essi bussano alla porta della Verità tua… l’unigenito tuo Figliolo…
Adunque apri, disserra e spezza i cuori induriti delle tue creature; non per loro che non bussano, ma fallo per la tua infinita bontà e per amore dei servi tuoi che bussano a te per loro… E che cosa chiedono? Il sangue di Cristo, porta e Verità tua; perché nel sangue tu hai lavato le iniquità… del peccato di Adamo. Il sangue è nostro, perché ce ne hai fatto bagno; onde non puoi né vuoi disdire a chi te lo domanda. Da’ dunque il frutto del sangue alle tue creature, poni nella bilancia il prezzo del sangue del tuo Figliolo, acciocché i demoni infernali non rubino le tue pecorelle. Oh! tu sei pastore buono, che ci desti il Pastore vero unigenito tuo Figliolo, il quale, per l’obbedienza tua, pose la vita per le tue pecorelle e del sangue ci fece bagno. Questo è quel sangue che ti domandano come affamati i servi tuoi, per il qual sangue domandano che tu faccia misericordia al mondo e rifiorisca la santa Chiesa tua di fiori odoriferi, di buoni e di santi pastori.
(S. Caterina da Siena, Dialogo 134, p 367‑9).
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da “Intimità divina”
Roma 1992