Redentoristi di Haiti.
2013 – I Redentoristi riorganizzano le Missioni Popolari.
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Redentoristi di Haiti
2013 – A 3 anni dal terremoto i Redentoristi riorganizzano le Missioni Popolari
Fratello Jeffrey Rolle e padre João Pedro Fernandes, consultori generali dei Redentoristi, hanno visitato Haiti a 3 anni dal terremoto che ha distrutto gran parte dell’isola e delle loro strutture. Riportiamo di seguito la testimonianza pervenuta all’Agenzia Fides.
“Arrivando alla nostra casa e parrocchia di san Gerardo a Port-Au-Prince, si resta colpiti dai segni visibili del terribile sisma del 12 gennaio 2010: della grande chiesa resta solo qualche muro (un capannone funge provvisoriamente da tempio); la scuola, completamente distrutta, funziona per mezzo di strutture provvisorie; il ‘monastero’ (la prima residenza dei Redentoristi ad Haiti) attende ancora di essere ricostruito.
Tuttavia molti giovani vengono tutti giorni a studiare accanto a questi edifici semidistrutti, forse grazie alla tranquillità e all’ombra offerta da molti alberi. Questa può essere sicuramente l’immagine di Haiti, malgrado la devastazione del sisma, la povertà e la cattiva politica che rallenta ancora di più la ricostruzione.
Gli Haitiani sono persone dignitose che lottano per andare avanti e per sognare un futuro migliore. La popolazione vede l’impegno dei Redentoristi che hanno sempre molto da offrire per dare alla gente motivazione e speranza. La maggior parte dei Confratelli ha una grande vitalità missionaria.
Una esperienza speciale è la predicazione delle Missioni popolari nel quadro della Famiglia Alfonsiana. I Redentoristi lavorano in collaborazione con le Compagne di Gesù (congregazione autoctona di suore, fondata da padre Josef Claessens, Redentorista di origine belga) e la Santa Famiglia, movimento laico di animazione missionaria nelle parrocchie (fondata anch’essa da Josef Claessens negli anni ’70). È un servizio molto apprezzato dalla Chiesa di Haiti”.
I due consultori generali sottolineano inoltre che una presenza ‘ad gentes’ comincia a consolidarsi nell’isola della Guadalupa, vicino ad Haiti, ed è in atto una collaborazione con la Provincia redentorista di San Juan (comprendente Porto Rico e Repubblica Dominicana) per un progetto di assistenza pastorale agli immigrati haitiani nella Repubblica Dominicana, nella città di Paraíso.
“La Regione è abbastanza giovane: l’età media è di 35 anni!” sottolineano, rilevando che sia “un segno di grande speranza” che allo stesso tempo comporta la necessità di consolidare il cammino della formazione e la preparazione dei formatori.
A seguito del sisma, la Congregazione si è impegnata in molti modi per Haiti, e 9 dei 19 giovani continuano ancora i loro studi fuori Haiti: 5 in Colombia, 2 a Baltimora (USA) e 2 a Sant’Anne de Beaupré (Canada). (R.P.)