Rispoli Andrea redentorista

Mons. Andrea Rispoli (1787-1839). – Italia.

Mons. Andrea Rispoli (1787-1839)
Vescovo di Squillace

Era fratello del Procuratore e Consultore Generale P. Pier Luigi Rispoli; ambedue nativi del piccolo villaggio di Pogerola presso Amalfi.
Fu eletto Vescovo di Squillace nell’ anno 1826. – Fu non solo religioso osservantissimo, ma anche zelante e pio Prelato.
Arricchì le Chiese diocesane di Sacri Arredi e Paramenti, che tuttora si conservano col suo stessa episcopale.
Nell’ ex nostro Collegio di Stilo, mi diceva il Sig.r Francesco Incutti, soleva passare la più parte dell’ anno, come ogni soggetto della Comunità.

Morì a Squillace il dì 18 settembre 1839 da santo, e compianto da tutti. Venne sepolto in Cattedrale a piè dell’Altare Maggiore, dove attualmente si trova in somno pacis. (O.p.M.)

Il Ritratto, ch’io ebbi dall’Arciprete Franco di San Sostene, si trova nel nostro Collegio di S. Andrea sul Jonio. Non è grande, e né vi è alcuna iscrizione. Su un biglietto, incollato, vi ho scritto poche parole.

Nato il 7 settembre 1787 da Ignazio e Teresa Gambardella, si ascrisse alla Congregazione del SS. Redentore nella quale occupò varie cariche; e mentre si trovava Ministro [economo] nel Collegio di Catanzaro, fu prescelto a questa mitra nel dì 15 marzo 1826.

Quindi ebbe la Croce di Cavaliere Gerosolimitano, e fu dichiarato Prelato Domestico, Assistente al Soglio Pontificio.

La nomina del Rispoli al Vescovado di Squillace preceduta dalla fama delle sue virtuose azioni, produsse nei Paesi soggetti a questa cura episcopale, le stesse conseguenze della scossa elettrica.

La diocesi, prima per la sua non breve vedovanza, e poi per la diuturna malattia del Montiglia, era caduta in lagrimevole torpore. Convenne dunque al nostro Monsignore cominciare l’ edificio dalle fondamenta, come suol dirsi; ed egli con apostolico petto, armato di santo zelo, non perdonando a disagio, privazione e fatica alcuna, anzi camminando per lo più a piedi, unito al solo Segretario, senza servi, famigli, o altra compagnia, visitò più volte l’ intera Diocesi, sebbene fosse la più vasta delle Calabrie dopo quella di Mileto. Rimise in piedi il Seminario provvedendolo di buoni Maestri e valente Rettore.

Prescrisse rigorosi esami per gli Ordini e la collazione dei Benefici, ed esigette tutta la possibile decenza nelle sacre funzioni. Numerosa, ricca suppellettile, argentarie ed arredi sacri di sua borsa acquistò….

Nel 1829 Monsignor Rispoli consacrò la nostra Chiesa di S. Caterina V. e M. in Catanzaro, come dalla lapide ivi posta il 4 Giugno.

A tempo del suo governo in Squillace fu fondato nella città di sua residenza il Monastero delle Perpetue Adoratrici del SS. Sacramento, spendendo a tal uopo vistosissime somme.

Fu lui ad intraprendere la disputa contro il Vescovo di Gerace per la restituzione della giurisdizione spirituale dei Comuni di Bivongi e Serra S. Bruno, e Spadola, che fu portata a compimento dal suo Successore. (Taccone-Gallucci- Monografia di Calabria. Vol Unico, pag. 101.)

Le altre notizie mi sono state fornite dal Cancelliere della Curia di Squillace, trovandomi colà predicare ai Seminaristi.

Mi disse anche: «Molti del Clero, ch’erano deviati egli li richiamò con preghiere, con persuasione, ed in ultimo con analoghe punizioni al retto cammino; ed egli stesso affrontava i più scabrosi pericoli per salvare le anime affidategli.

Nel 1852 con Decreto della S. C. Concistoriale del 7 dicembre fece aggiungere alla sua Diocesi di Squillace le Parrocchie di Gasperina, Montauro, Mongiana, Nardo di Pace, Aguglia e Focà.

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Profilo tratto da
Biografie manoscritte del P. S. Schiavone
– vol.1 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Mons. Andrea Rispoli, redentorista, fratello di Padre Pier Luigi Rispoli, Procuratore e Consultore Generale dello stesso Istituto; ambedue nativi del piccolo villaggio di Pogerola presso Amalfi. - Vescovo di Squillace in Calabria, con zelo incredibile guidò da buon pastore la diocesi per 13 anni.
Mons. Andrea Rispoli, redentorista, fratello di Padre Pier Luigi Rispoli, Procuratore e Consultore Generale dello stesso Istituto; ambedue nativi del piccolo villaggio di Pogerola presso Amalfi. – Vescovo di Squillace in Calabria, con zelo incredibile guidò da buon pastore la diocesi per 13 anni.

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