Grosso Nicola redentorista

P. Nicola Grosso (1729-1800). – Italia.

P. Nicola Grosso (1729-1800).

Nacque a Pimonte presso Gragnano, il 5 novembre 1729. Verso la metà di marzo del 1750, al suo ritorno a Ciorani, S. Alfonso predicò i soliti esercizi agli ordinandi. Partecipava ad essi un giovane chierico di Pimonte (Napoli), alunnno del Seminario di Lettere (ora Collegio nostro), Nicola Grosso, il quale non conosceva il predicatore, ed erasi determinato a seguire il corso degli esercizi, più per ordine del Vescovo che per propria sua volontà.

Una predica sulle due eternità lo fece rientrare seriamente in sè, poi la bontà del Santo, il suo zelo, la sua virtù, fecero sul giovane una tale impressione, che gli chiese di esaminare la sua vocazione. Il resultato di questo esame fu, che un mese dopo, senza avvertire i suoi genitori, egli se ne andò a Ciorani per cominciare il suo noviziato.

Un giorno però, mentre era alla passeggiata coi suoi nuovi compagni, si vide assalito da persone del suo paese, alla testa delle quali riconobbe suo padre, suo zio, e uno dei suoi fratelli. Lo portarono via, malgrado le sue proteste, e lo ricondussero a casa, ove la mamma, i suoi amici, e anche alcuni sacerdoti l’ aspettavano per scongiurarlo a rinunziare alla sua vocazione.

La tentazione era fiera, ma Dio lo aiutò a trionfarne. Mercè i buoni consigli del Vescovo, che lo difese contro i suoi genitori, e in grazia delle lettere incoraggianti del Padre Villani, rientrò a Ciorani, dopo due mesi.

Pio e zelante missionario, P. Nicola Grosso fu Prefetto degli studenti, due volte rettore, e nel 1797 testimone nel processo apostolico di beatificazione di S. Alfonso. Nelle deposizioni disse:

«Eroico atto al divino volere lo vidi io fare nella notizia della morte di sua genitrice in Napoli. Dovevamo noi andare insieme con lui nella santa missione della città di Benevento; egli, inviando noi per la solita strada di Bracigliano, avendo saputo che detta madre, la quale da esso medesimo si dirigeva per la via di Dio, stava inferma e per l’ età avanzata e per altre indisposizioni, pigliò la via di Napoli, regolò la suddetta in tutte le cose dell’ anima sua, e se ne venne in Benevento. Ivi, dopo pochi giorni, ebbe notizia per lettera della sua morte. Egli, venuto a tavola con noi, prima di desinare ci disse ma con calma: “Sia benedetto sempre il Signore, la madre mia è andata in Paradiso; fatemi domani la carità di celebrare la Messa in suffragio dell’ anima sua». (Berthe 449,820).

P. Grosso morì in patria il 13 maggio 1800.

 

__________________________
Profilo tratto da
Biografie manoscritte del P. S. Schiavone
– vol.1 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
__________________________

P. Nicola Grosso, redentorista nativo di Gragnano, ai Processi di beatificazione di S. Alfonso, ha testimoniato sulle circostanze della morte della mamma del Santo, mentre andavano alla missione di Benevento, dove una lapide ricorda l'evento nella cattedrale.
P. Nicola Grosso, redentorista nativo di Gragnano, ai Processi di beatificazione di S. Alfonso, ha testimoniato sulle circostanze della morte della mamma del Santo, mentre andavano alla missione di Benevento, dove una lapide ricorda l’evento nella cattedrale.

__________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi