Pregare sempre 269

25ª settim. Tempo Ord. – Giovedì – Spirito di scienza.
Spirito Santo, conferma la mia fede con la tua potenza (1Cr 2, 4-5).

• Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, per riguardo a te stesso concedi a me misero di fare quel che so che tu vuoi, e di volere sempre quel che a te piace; affinché, esteriormente purificato, interiormente illuminato e acceso dal fuoco dello Spirito Santo, possa seguire le tracce del Figlio tuo, Signor nostro Gesù Cristo, e a te Altissimo per sola tua grazia pervenire…
Ti prego, o Signore, che l’infiammata e dolce forza del tuo amore rapisca la mia mente dalle cose tutte che sono sotto il cielo, affinché io muoia per trasporto d’amore per te, che ti sei degnato di morire per impeto d’amore per me.
(S. Francesco d’Assisi, Detti p 154‑5).

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• Ciò che sento in modo non dubbio, anzi certo, Signore, è che ti amo. Folgorato al cuore da te mediante la tua parola, ti amai, e anche il cielo e la terra e tutte le cose in essi contenute, ecco, da ogni parte mi dicono di amarti, come lo dicono senza posa a tutti gli uomini, affinché non abbiano scuse…
Ma che amo quando amo te? Non una bellezza corporea, né una grazia temporale: non lo splendore della luce, cosi caro a questi miei occhi, non le dolci melodie di canti d’ogni tono, non la fragranza dei fiori, degli unguenti e degli aromi, non la manna e il miele, non le membra accette agli amplessi della carne.
Nulla di ciò amo, quando amo il mio Dio. Eppure amo, per cosi dire, una luce e voce e odore e cibo e amplesso nell’amare il mio Dio: la luce, la voce, l’odore, il cibo, l’amplesso dell’uomo interiore che è in me, ove splende alla mia anima una luce non avvolta dallo spazio, ove risuona una . voce non travolta dal tempo, ove olezza un profumo non disperso dal vento, ov’è colto un sapore non attenuato dalla voracità, ove si annoda una stretta non interrotta dalla sazietà. Ciò amo quando amo il mio Dio…
Mi dice la verità: « Il tuo Dio non è la terra, né il cielo, né alcun altro corpo »… Tu stessa sei certo più preziosa del tuo corpo, io te lo dico, anima mia… Ma il tuo Dio è anche per te la vita, della tua vita.
(S. Agostino, Confessioni X, 6, 8.10)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Signore, insegnami la bontà ch'io debbo usare cogli altri, istruiscimi sulle regole di ben vivere e dammi la scienza de' santi, cioè di saperti amare, perché io ho riposte tutte le mie speranze nell'adempire i tuoi precetti. (S. Alfonso).
Signore, insegnami la bontà ch’io debbo usare cogli altri, istruiscimi sulle regole di ben vivere e dammi la scienza de’ santi, cioè di saperti amare, perché io ho riposte tutte le mie speranze nell’adempire i tuoi precetti. (S. Alfonso).