23ª settim. Tempo Ord. – Domenica – Seguirti con la croce
Colui che non porta la propria croce… non può essere mio discepolo (Lc 14,27)
• Insegnaci, Signore, a contare i nostri giorni, così accoglieremo in cuore la sapienza. Volgiti a noi, Signore, che attendi? Muoviti a compassione dei tuoi servi. Saziaci al mattino con la tua grazia; esulteremo e gioiremo tutti i nostri giorni…
La grazia del Signore, nostro Dio, sia su di noi; benedici, Signore, l’opera delle nostre mani.
(Salmo 90,12‑14.17).
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• Fammi comprendere, o Cristo Gesù, che per l’uomo tutto si riduce a seguire te. La virtù, la santità sono compendiate in quella parola così semplice che tu rivolgi ad ogni creatura: «Seguimi ». Ma non la dici mai a nessuno, senza prima farla precedere da quelle altre parole nelle quali poni le condizioni indispensabili per poter rispondere al tuo dolce invito: « Se qualcuno vuol seguirmi, deve rinunciare a se stesso e portare ogni giorno la propria croce ».
Veramente, o Signore, tu procedi dinanzi a noi con passo troppo rapido; tu che sei sapienza insieme e bontà ci devi comprendere: non cammini soltanto, ma corri velocemente esultando con passi da gigante sulla terra.
Come mai potremo seguirti noi, povera gente gravata di pesanti fardelli? ‑ Eppure lo dovete, tu ci rispondi, e lo potete, perché « il mio regno è dentro di voi » ed interiore è la via che ad esso conduce; lo potete, perché soffrire val più che operare; perché il vostro vero progresso consiste nel mio progresso in voi; e perché la croce, rovesciando ogni ostacolo,… mi apre un cammino facile e largo attraverso il quale io posso raggiungere il mio fine insieme a voi ‑.
(C. Gay, Vita e virtù cristiane 13, 59, v 3, p 118‑9).
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da “Intimità divina”
Roma 1992