Fratello Achille Mancino (1858-1935) – Italia.
Fratello Mancino Achille + 14 luglio 1935
Il 14 luglio 1935, nella nostra casa di S. Antonio a Tarsia, moriva il Fratello Achille Mancino. Era nato a Teano il 25 maggio 1858; e si legava alla Congregazione coi santi voti il 15 febbraio 1892.
Questo figlio di S. Alfonso fu sempre paziente nei dolori della vita, umile e caritatevole. Ora è volato al Signore per lodare il suo SS. Nome nel riposo sempiterno, riunito al coro di quei fortunati di cui l’Angelo ha detto: Questi son coloro che vennero da una grande tribolazione, e lavarono le loro stole nel sangue dell’Agnello.
S. ALFONSO, anno 1935, pag. 181.
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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985
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Altro Profilo
Fratello Achille Mancino
di Francesco e Spaziano Isabella.
Nato a Teano (Diocesi propria e Provo Caserta) il 25.5.1858 = Prof. 15.2.1892 = + a Napoli 14.7.1935
- Nel 1912 è ad Angri (con i Fratelli Rossi G. e De Rosa Salvo
- Nel 1922 è a Napoli (con i Fratelli Michel C., Pasquale, Gaetanino, Michelangelo. Fino alla Morte).
- Gioioso di ospitare nel suo paese i PP. Liguorini in S. Reparata – Casa aperta nel 1880.
La sua morte è il premio del giusto, che ha servito Dio in simplicitate cordis alla perenne voce della sua chiamata.
Lo vedo ancora nella sua spirituale ritiratezza in casa, nella camera e nella Cappella domestica, ove serviva la S. Messa a qualche infermo, che non mancava quasi mai a Napoli.
Era molto pulito ed amante della pulizia in tutte le cose, specialmente nel guardaroba. Preparava con ordine le stanze dei forestieri e sempre pronto ai desideri degli ospiti.
“Ho 62 anni (mi ripeteva) e mi sento quasi tutto rotto da reumatismi e quasi impossibilitato a fare tanti servizi necessari!”
Quasi solo ossa coperte di pelle, ma sempre pronto a tutti contento soprattutto quando riusciva a fare qualche azione utile agli altri; fosse anche un leggero servizio.
A Teano alcuni anziani lo ricordano ancora, perché ha fatto una delle ultime missioni ed ha numerosi parenti, fra i quali l’Onorevole Mancino.
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da Ricordo di fraterni amici
del P. Francesco Santoli
Tipolitografia Irpina, Lioni 1980