Pregare sempre 172

11 sett. Tempo Ord. – Venerddì – Ci ha lavati con il suo sangue
O Gesù, sei stato immolato e ci hai comprato col tuo sangue (Ap 5, 9).

• O Cristo crocifisso, noi fummo quella terra dove fu fitto il gonfalone della tua croce: noi stemmo come vasello a ricevere il sangue tuo, che correva giù per la croce…
La terra non era sufficiente a tenere ritta la croce; e anco avrebbe rifiutata tanta ingiustizia; né chiodo era sufficiente a tenerti confitto e inchiodato, se l’amore ineffabile che tu avevi alla salute nostra non ti avesse tenuto.
Sicché dunque l’affocata carità verso l’onore del Padre e la salute nostra, ti tenne [ in croce] …
Se conosco e sposo questa Verità, troverò nel sangue tuo, o Cristo, la grazia, la ricchezza e la vita della grazia; troverò ricoperta la nudità mia, troverò me vestita del vestimento nuziale del fuoco della carità, intriso e impastato sangue e fuoco, il quale [sangue] per amore tu hai sparso e unito conla Deità.
O Cristo crocifisso, fa’ che nel sangue tuo… mi nutra di misericordia; nel sangue dissolva la tenebra e gusti lauce, perché nel sangue perderò la nuvola dell’amor proprio sensitivo e il timore servile che dà pena, e riceverò timore santo e sicurezza del divino amore, il quale troverò nel sangue.
Ma chi non sarà trovato amatore di questa Verità… sarà in tenebre e dinudato del vestimento della grazia… non per difetto del tuo sangue, ma perché spregiò il sangue e, come accecato dal proprio amore, non vide né conobbela Veritànel sangue.
Fa’ che mi anneghi, dunque, nel sangue tuo, o Cristo, che mi bagni nel sangue, e mi vesta di sangue. E se sarò infedele, ribattezzami nel sangue; se il demonio mi offuscherà l’occhio dell’intelletto, lavami l’occhio col sangue; se cadrò nella ingratitudine dei doni non apprezzati, rendimi grata nel sangue…
Nel caldo del sangue, fa’ che dissolva la tiepidezza; e nel lume del sangue cacci la tenebra, affinché sia sposa della Verità.
(S. Caterina da Siena, Epistolario 102, v 2, p 154‑5).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Per le piaghe che soffristi, Gesù mio con tanto amore, e con tanto tuo dolore: abbi, o Dio, di me pietà (S.Alfonso)