De Ruvo Vito redentorista

P. Vito De Ruvo (1876-1952) – Italia.

Il 25 febbraio 1952, alle ore 0,15, presso la tomba di S. Alfonso, è deceduto il venerato e carissimo P. Vito De Ruvo. Così come aveva sempre desiderato, egli è morto sulla breccia, poiché fino al 24, dopo di aver celebrato, era sceso in chiesa per attendere alle confessioni: ma, mentre confessava, è stato colpito da una congestione generale, ultima manifestazione di una sfibrante malattia di cuore, che in breve tempo lo ha portato alla tomba.
Nato a Castelgrande (Avellino) il 20 febbraio 1876. aveva da poco compito i 76 anni.

Nella sua non breve vita terrena egli non ha fatto altro che lavorare, evangelizzando centinaia di paesi del meridione, della Sicilia, della Sardegna e anche dell’America del Nord, ascoltando per giornate intere migliaia di confessioni, prodigandosi nelle maniere più impensate e più efficaci non solo per il bene delle anime, ma anche per favorire coloro che ricorrevano alla sua innata condiscendenza e carità.

Anche S. Alfonso gli sarà grato; poiché la Basilica di Pagani, ornata con tanto gusto e magnificenza, deve molto al P. De Ruvo, che, mendicando quasi casa per casa e portandosi persino nelle Americhe per raccogliere offerte, ha contribuito validamente al suo splendore.

La nostra Provincia ha perduto in lui uno dei figli più volenterosi, un soggetto attaccatissimo alle nostre venerande tradizioni e, diciamolo pure, un uomo di Dio, che fino all’ultimo si è fatto sempre trovare con le labbra preganti e con la corona del Rosario in mano.

Il progressivo indebolimento del cuore, che si è protratto per oltre sei mesi, ha contribuito alla purificazione spirituale del venerato Padre, avendo egli accettato la dolorosa infermità con piena sottomissione alla volontà di Dio. Sempre è stato amorosamente assistito dai Confratelli e dai Superiori e verso di loro ha mostrato tutta la gratitudine.
La improvvisa catastrofe non gli impedì di ricevere con piena coscienza i supremi conforti religiosi della santa Confessione, estrema Unzione e santo Viatico che gli fu portato in forma solenne dal M. R. P. Provinciale, accompagnato da tutta la Comunità e dagli Studenti.
Tre ore dopo avere ricevuto la S. Comunione spirava tra le braccia dei suoi Confratelli, che ne raccomandavano l’anima al Signore.

I funerali sono stati solennissimi, e vi ha preso parte, oltre la Comunità dei Padri e Studenti della Casa di Pagani e delle Comunità viciniori, anche S. E. Mons. Mangino, Vescovo di Caserta, il Clero diocesano di Pagani, le Religiose della Città, la Congrega di S. Alfonso, l’Apostolato della Preghiera della Basilica, il Sindaco della città, numerose persone dell’aristocrazia, grande moltitudine di popolo.

Aveva professato il 15 ottobre 1894; era sacerdote dal 25 marzo 1900.

P. Francesco Minervino
Procuratore Provinciale
in S. ALFONSO, anno 1952, pag. 47

______________
Profilo tratto da Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino,
Pompei 1985

P. Vito De Ruvo, redentorista volenteroso e attaccatissimo alle nostre tradizioni; un uomo di Dio, che fino all’ultimo si è fatto sempre trovare con le labbra preganti e con la corona del Rosario in mano.

 ________________

P. Vito De Ruvo, missionario redentorista, ha collaborato come pochi per l’abbellimento della Basilica di S. Alfonso a Pagani: egli quasi ha mendicato di casa in casa per raccogliere le offerte per i lavori, portandosi persino nelle Americhe. Le offerte da lui raccolte hanno contribuito validamente allo splendore della Basilica rinnovata.

________________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi