P. Gerardo Marinaro (1900-1962) – Italia.
Il giorno 11 marzo 1962, alle ore 19,15, a Francavilla Fontana (BR) è morto improvvisamente il P. Gerardo Marinaro.
Aveva lavorato tutta la Domenica con passione di Apostolo, celebrando due Messe, assiduo al confessionale, per nulla presago di quanto l’attendeva. A sera, dopo una breve istruzione ai chierichetti della nostra Chiesa, si ritirò nella stanza e, adagiatosi sulla sedia, si sentì venir meno. Dopo pochi istanti di agonia, con la mano alla fronte, ricurvo sul fianco sinistro, decedeva, come un soldato glorioso sul campo di battaglia.
Nato ad Albano di Lucania il 1 marzo 1900, giovanissimo sentì l’idea della vita missionaria Redentorista. Interrotti gli studi per servire la Patria, si mantenne dovunque fedele alla sua vocazione religiosa.
Ascese al Sacerdozio il 30 ottobre 1927, che fu per lui base di lancio alle molteplici attività apostoliche. Fu missionario instancabile superando pericoli e difficoltà pur di raggiungere le anime, specie della sua terra lucana. Lettore della nostra scuola missionaria inculcava a tutti impegno per lo studio ed amore alla vocazione.
Coprì varie cariche nella provincia: procuratore provinciale, direttore della scuola missionaria, rettore di vari collegi, rivelando in tutto chiarezza di vedute, equilibrio assennato e spirito energico nell’agire.
Il nostro Collegio di Francavilla, che l’ebbe per rettore, dopo la morte della zio P. Giovanni Adamo, ne ha accolto l’ultimo respiro. Consigliere invocato dalle famiglie più distinte della città, amico di tutti, specie della gioventù e dei bambini, il P. Marinaro, con la sua scomparsa fulminea, ha portato il lutto nella città. L’hanno pianto, come si piange per una persona cara, e fra due ali di popolo, in un corteo interminabile, è stato accompagnato all’ultima dimora.
P. Domenico Farfaglia
Superiore Provinciale
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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985
Altro profilo
Il P. Gerardo Marinaro improvvisamente spirava al termine di una giornata di apostolato la sera del giorno 11 marzo 1962, in Francavilla Fontana.
Fu Rettore del Santuario di S. Gerardo per oltre 5 anni. Furono i più cruciali per il Santuario, che risentì delle rovine della guerra e dell’immediato periodo postbellico. Portava il nome del Santo, e non senza una particolare disposizione della Provvidenza era stato scelto a custode della sua gloriosa tomba, che non abbandonò neanche durante i bombardamenti.
Era già stato impegnato nella prima guerra mondiale come soldato; ma la vita militare in trincea non aveva potuto illanguidire nel suo animo sincero lo ideale redentorista, anzi, a contatto di tante miserie, la sua vocazione si era irrobustita.
Anche per questo ebbe incarico dai Superiori Maggiori di formare le tenere pianticelle della Scuola Missionaria di Lettere della quale fu Direttore.
E fu lieto quando, nel 1943-44 poté accogliere presso il Santuario i più giovani Studenti delle tre Province Italiane dell’Istituto che, con la protezione di S. Gerardo e con la sua provvida assistenza, affrontavano gli studi liceali e filosofici, mentre stormi di bombardieri passavano, portando la morte al centro e al nord d’Italia.
In quei giorni, l’ardimento del soldato affiancò l’ardore dell’apostolo, e fu incontrato varie volte dal parroco d. Attilio Mauriello mentre, solo su un calesse, portava il conforto religioso nelle contrade dell’alta Irpinia più colpite dagli orrori della guerra.
Ma le attività del Santuario erano paralizzate: la Casa del Pellegrino era occupata dalle truppe straniere; la Tipografia era ferma. Il suo animo fu lieto quando il Periodico, dopo nove mesi di sosta, poté rivedere la luce. E per la Tipografia furono le sue preoccupazioni principali, arricchendola, per quanto era possibile in quel difficile tempo, di nuove macchine e caratteri.
Anche la facciata del Collegio fu la lui restaurata.
Fu rappresentante di S. Gerardo presso l’ultima superstite della famiglia Santorelli, prediletta dal Santo nella persona del suo medico Don Nicola, quando la candida anima di Donna Alfonsina passò al cielo, nel gennaio 1944.
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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985
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