Fratello Gerardo (Maiella) Savino (1926-2009) – Italia.
Martedì 9 giugno 2009 con la partecipazione di circa 20 confratelli sono stati celebrati i funerali di Fr. Gerardo Savino (Maiella), morto lunedì 8 alle ore 19.10 in seguito ad un arresto cardio-respiratorio avvenuto mentre stava cenando. Ai funerali erano presenti anche la sorella ed alcuni nipoti.
Fr. Gerardo nasce a Giugliano in Campania il 21 febbraio 1926. Entra nell’educandato redentorista della casa di Lettere (NA) come aspirante al sacerdozio.
Al termine del secondo ginnasio, sorge in lui la vocazione a fratello coadiutore. Ostacolato dai genitori nella prosecuzione di tale inclinazione, ritorna in famiglia dove rimane per 14 anni fino a quando, all’età di 27 anni può finalmente attuare la sua vocazione e il 10 dicembre 1953 viene accolto nella nostra Congregazione dal superiore di Pagani.
Il giorno dopo l’ingresso viene inviato a Lettere, allora sede della Scuola Missionaria, per un tirocinio più o meno prolungato di postulantato. Nella Comunità di Lettere fratello Gerardo ricopre vari incarichi che esegue con attenzione e senso di responsabilità.
Nel 1955 viene ammesso al noviziato nella casa di Ciorani e qui emette la professione temporanea il 29 settembre 1956 prendendo il nome di Majella con il desiderio di imitare nella sua vita il santo fratello Gerardo Majella.
Terminato l’anno di noviziato viene assegnato alla comunità di Lettere. A distanza di quattro anni dalla prima professione, si consacra, definitivamente al servizio di Dio nella nostra Congregazione con la professione perpetua, celebrata il 29 settembre 1960 a Ciorani.
Dopo la professione perpetua continua il suo servizio di fratello nella casa di Lettere in favore della comunità dei padri e del numeroso gruppo di aspiranti.
Alla morte di fratello Celestino Ucci, avvenuta il 24.03.1963, riceve l’incarico di aiutante dell’economo della comunità, servizio che prestò fino al 20 ottobre 1972 data della sua partenza da Lettere perché assegnato alla Comunità di S. Angelo a Cupolo.
In seguito alla sua richiesta di trasferimento da S. Angelo a Cupolo, dove, a suo dire, “ebbe molto a soffrire”, fu assegnato alla comunità-Santuario di Materdomini e qui dal novembre del 1973 al 2007 presta servizio per 34 anni, come sacrestano del santuario.
Vive l’esperienza del terremoto, e fin quando la comunità non ha una decorosa sistemazione, trasforma il retro sacrestia in camera da letto.
Il santuario diventa la sua casa nel senso che per esso impiega tutte le sue energie dal primo mattino alla tarda sera, senza badare alla stanchezza e affrontando qualsiasi difficoltà.
Venendo meno le forze e con le prime avvisaglie dell’Alzheimer, il confratello, il 23 gennaio 2007, viene ricoverato nella casa di Pagani presso il reparto ammalati.
Nei due anni e quattro mesi trascorsi a Pagani si è fatto voler bene da tutti soprattutto per la serenità con cui ha accettato la malattia che lentamente minava il suo fragile fisico e la sua mente.
P. Davide Perdonò
Superiore Provinciale
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dalla Lettera Circolare
del 10 giugno 2009
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