Fratello Filippo (Gaetano) De Spirito (1928-2006) – Italia.
Il 15 novembre 2006 Fratello Filippo De Spirito [all’anagrafe Gaetano] è passato alla gloria dei Santi dopo una vita spesa per portare al mondo intero l’infinito amore del Padre. Fratello Filippo era l’ultimo testimone ancora in vita del gruppo dei missionari che negli anni cinquanta diedero vita alla missione dei redentoristi in Perù.
I funerali si sono svolti nella Basilica di S. Alfonso a Pagani il 16 novembre alla presenza dei congiunti e di numerosi confratelli giunti dalle vicine comunità.
Fr. Filippo era nato a Teano (Ce) il 24 agosto 1928 da Carmine Antonio e da Maria Oliva. Due giorni dopo la nascita fu battezzato con il nome di Gaetano. Egli stesso, nello stendere un piccolo profilo della sua vita, afferma: « Dovevo entrare nella Congregazione dei Servi di Maria a Firenze, ma a causa della guerra si dovette sospendere tutto; io dico che non fu la guerra bensì la volontà d i Dio che mi voleva Missionario Redentorista».
Il 10 maggio del 1950 raggiunse Pagani, ricevuto dal Superiore Provinciale P. Giuseppe Tessa il quale, in prossimità della festa liturgica dell’Apostolo Filippo, suggerì al giovane di prendere il nome di Filippo.
Dopo il postulantato a Pagani raggiunse la comunità di S. Angelo a Cupolo per il noviziato 1951-1952. Il 29 settembre 1952 emise la sua Professione temporanea e fu assegnato alla comunità di Corato (Ba) con l’incarico di portinaio.
In seguito fu trasferito a Pagani sempre con la stessa mansione. Il 5 marzo 1954 inizia la sua avventura meravigliosa come missionario in Sud America salpando dal porto di Napoli a bordo del transatlantico Amerigo Vespucci.
Dopo circa trenta giorni di navigazione si unì al gruppo dei confratelli napoletani, P. Michele Bianco, P. Salvatore Meschino, P. Gaetano Romano, P. Innocenzo D’Anzi, Fratello Stefano Avagliano.
La sua permanenza nell’America del Sud si protrae per ben 51 anni svolgendo il suo umile e prezioso servizio.
Nel 1971 il Provinciale P. Salvatore Meschino invia Fatello. Filippo come segretario di Mons. Jurgens prima e di Mons. Luigi Baldo in seguito, entrambi Vescovi Redentoristi.
Nel 1974 raggiunge la comunità di Mendoza dove è rimasto fino al rientro in Italia nel 2005.
Sfogliando i suoi appunti egli definisce il giorno della sua entrata in Congregazione Il mio glorioso giorno: questo entusiasmo ha sempre accompagnato Fratello Filippo ogni giorno della sua esistenza.
La sua presenza umile e laboriosa, silenziosa e discreta è il ricordo più bello che conserviamo del caro Fratello Filippo, certi che la sua preghiera, ora rivolta continuamente al cospetto del Padre, continuerà ad accompagnare la nostra Provincia e sarà seme di nuove vocazioni per la salvezza del mondo.
P. Antonio De Luca
Superiore Provinciale
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Dalla Lettera Circolare
del 20 novembre 2006
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Altro Profilo
Fr. (Filippo) De Spirito Gaetano
di Carmine e Oliva Maria.
(scritto mentre era ancora in vita)
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Nato a Teano (Prov. Caserta) il 26.8.1928 = Prof. 29.9.1952.
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Nel 1955 va a Piura nel Perù con Achille e Stefano.
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Poi a Trujillo con Mons. Baldo.
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Nel 1973 in Argentina (Mendoza) con i padri Rizzo, Sellitto, Cascone.
La madre di santa vita, cristiana praticante, ha conferito al frutto del suo seno meravigliosa ed apprezzata pietà religiosa con semplicità ammirevole.
“A Piura è stato di valido aiuto ai Padri Missionari Italiani. Curava la nuova Chiesa con trasporto di amore (pavimenti e banchi sembravano specchi).
Con la cessione della Casa di Piura ai Padri Brasiliani e poi agli Spagnoli, egli ha seguito Mons. Baldo Luigi Redentorista, a Trujillo. È stato suo Segretario per vari anni.
Indi i Superiori lo hanno destinato alla nostra Missione di Mendoza (Argentina). Ivi lavora con entusiasmo e segue i corsi di Teologia per laici.
Esatto nelle sue cose. Amante della Congregazione ed ottimo Religioso” (P.M.S.).
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da Ricordi di fraterni amici
di P. Francesco Santoli,
Lioni 1981
- Immagini in diverse età di Fratello Filippo: ma l’entusiamo è stato sempre lo stesso. Egli chiamava il giorno della sua entrata in Congregazione “Il mio glorioso giorno”.
- Fratello Filippo insieme a confratelli di missioni estere e (sotto) ad un raduno internazionale di Fratello Coadiutori redentoristi: a tutti offriva la sua testimonianza umile e laboriosa, silenziosa e discreta e l’esperienza accumulata in Sud America.
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