26 ottobre = Gli operai nella messe
Signore, che io possa con te servire e spendere la mia vita per la redenzione di molti (Mc 10, 45)
• O Signore, voglio dare te alle anime e le anime a te; a me povero e miserabile strumento il lavoro, la rinuncia e le gioie dell’unione con te, amato Maestro!… Fa’ che io veda sempre più intimi i nessi tra apostolato e sacrificio e mortificazione…
Attraverso la preghiera e la mortificazione, voglio tendere all’unione con te nella vita interna dell’anima; attraverso l’apostolato fatto di preghiera e di mortificazione voglio tendere all’unione con te attraverso le opere esterne.
Fa’ che mai dimentichi la meta: l’unione letificante, se tu, o Dio,… me la concedi, l’unione sofferente se così meglio ti piace, o Signore. Ma comunque, unione, intimità con te dentro di me e al di fuori di me attraverso le anime.
(G. Canovai, Suscipe Domine p 265)
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• Fa’, o Signore, che l’orazione sia per me sorgente di luce nel ministero. Non devo soltanto convertire i peccatori, ma anche dirigere le anime più perfette nelle tue vie; devo annunciare la sapienza tra i perfetti; devo essere la loro guida nella preghiera, per difenderli dalle illusioni dell’amor proprio.
Concedimi dunque, Signore, di essere il sale della terra, la luce del mondo, l’occhio che rischiara il corpo della tua Chiesa e la bocca che pronuncia gli oracoli della tradizione.
Oh, chi mi darà questo spirito di preghiera che può tutto su di te, o Dio, che dona al pastore tutto ciò che gli manca per il suo gregge?
È lo spirito di preghiera che forma nuovi apostoli per cambiare la faccia della terra… La vita dell’apostolo consiste nel pregare incessantemente per amarti e , per farti amare, mio Dio. Fa’ che io viva di questa vita nascosta con Cristo in te e gusterò quanto sei buono, Signore. Allora sarò una colonna della tua casa, sarò l’amore e la delizia della Chiesa.
(F. Fénélon, Oeuvres v 17, p. 168)
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da “Intimità divina”
Roma 1992