Romano Gaetano redentorista

P. Gaetano Romano  (1910-1993) – Italia.

Il P. Romano Gaetano è deceduto alle ore 17,30 di venerdì 3 dicembre 1993 nell’ospedale di Nocera Inferiore, dove il Padre era stato ricoverato qualche giorno prima,. dopo che gli era stata diagnosticata una forma di pleurite. Il Signore ha chiamato a sé questo nostro valoroso confratello, per lunghi anni missionario all’estero, nel giorno di San Francesco Saverio, patrono delle missioni “ad gentes”.

P. Romano era nato a Nocera Inferiore il 30 giugno 1910. Entrato a 14 anni nella nostra Scuola Missionaria, professò a Ciorani il 4 ottobre 1931, quindi, dopo lo Studentato vissuto a S. Angelo a Cupolo, divenne sacerdote il 24 ottobre 1937. Per tredici anni – dal 1938 al 1951 – egli svolse un prezioso servizio nelle case a cui fu destinato dai Superiori: nell’ordine Ciorani, S.Andrea Jonio, Tropea, ancora Ciorani, Marianella, Scala, Pompei, Morcone.

Il 6 dicembre 1951 ha inizio quella che – nelle brevi annotazioni autobiografiche – lo stesso confratello ha definito “la seconda parte” della sua vita. Dal 1951 al 1983 P. Gaetano Romano è infatti missionario a tempo pieno in Perù. Per 17 anni risiede nella casa di Piura, svolgendo mansioni di economo e soprattutto predicando il vangelo nella Costa-Sierra, Montagna, in modo particolare con novene, esercizi spirituali, ecc.

Quindi, dal 1968 al 1978, su richiesta di Mons. Carlo M.Yurgens passa in aiuto alla sua Archidiocesi: diventa parroco di Santiago di Cao e insegna religione nella locale scuola media, e in seguito parroco a Cartavio, Chiquitoy e Santiago di Cao. Infine dal 1978 al 1983 fu incaricato dal nostro Mons. Baldo del ruolo di parroco a San José e San Jacinto, e di cancelliere della Prelatura.

Il 12 gennaio 1983 P. Romano faceva ritorno in Italia e- dopo una breve permanenza a Pompei in qualità di penitenziere – fu assegnato a Roma-San Giovanni in Laterano, fino alla chiusura di questa casa. Dall’ottobre 1984 fu infine destinato alla nostra comunità parrocchiale di Foggia, dove ha risieduto fino a quando – qualche mese fa – le sue condizioni di salute consigliarono il trasferimento nella nostra casa di cura di Pagani.

Queste rapide ma significative note biografiche sono già sufficienti per affermare che la vita di P. Romano è stata intensamente vissuta e generosamente offerta al servizio del regno di Dio.

Ritengo che la “fibra” del missionario ha sostenuto in lui un’attività operosa, e lo ha spinto fino agli ultimi mesi di vita a mettere al servizio del popolo di Dio le energie a disposizione: nella sua permanenza a Foggia, ad esempio, non ha fatto mai mancare il suo contributo sia come confessore che come collaboratore parrocchiale, almeno in rapporto alle sue energie e alla sua età. E la gente, soprattutto la più semplice, ha capito la generosità di questo uomo, esprimendogli in morte la sua riconoscenza, venendo in buon numero dalla nostra parrocchia di Foggia per rendergli l’ultimo omaggio.

Oltre a questa laboriosità, vanno ricordati del P. Gaetano Romano la gioia e l’ottimismo che irradiavano dal suo volto, e ancora prima dal suo affiato apostolico: gioia ed ottimismo – anche essi – maturati per lunghi anni a contatto con la povertà e la semplicità delle popolazioni peruviane, alle prese con problemi di sopravvivenza e con i disagi di ogni genere. Tutto ciò si traducevano in una sottile ma perdurante vena umoristica, che facevano di P. Gaetano un confratello gioviale, un aiuto prezioso per sdrammatizzare problemi di vita comunitaria o personale. Anche queste qualità lo facevano apprezzare in modo particolare dai giovani.

La preghiera che – ne sono certo – è già sgorgata dai nostri cuori e continuerà a elevarsi al cielo in suffragio del nostro caro confratello, si accompagni alla speranza che il suo sorriso, il suo fiducioso ottimismo, la capacità di guardare anche col giusto disincanto ai problemi della vita ci accompagnino lungo le strade della nostra personale e comunitaria “sequela Christi”.

P. Antonio Di Masi
Superiore Provinciale

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Dalla Lettera Circolare
del 10 dicembre 1993

P. Gaetano Romano redentorista: la gioia e l'ottimismo irradiavano dal suo volto, e ancora prima dal suo afflato apostolico; gioia ed ottimismo maturati in lunghi anni di contatto con la povertà e la semplicità delle popolazioni peruviane.

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Dal 1968 al 1983 il P. Gaetano Romano ha vissuto e operato in Perù, predicando il vangelo nella Costa-Sierra, Montagna, in modo particolare con novene, esercizi spirituali. L'immagine inferiore lo mostra in un momento conviviale col Vescovo di Foggia e il P. Generale nel Monastero delle Redentoriste di Foggia, dopo il suo rientro in Italia.

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