24 ottobre
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1774. S. Alfonso ed il successore del Papa Clemente XIV.
1774. S. Alfonso ed il successore del Papa Clemente XIV.
Il Cardinale Castelli, prefetto di Propaganda, onorava S. Alfonso della sua amicizia da molto tempo. Lo venerava come un santo ed era ricorso a lui nelle difficoltà di coscienza. Siccome il Conclave stava per riunirsi, egli spinse il santo vescovo ad indicargli gli abusi da riformare, a suo avviso, nei differenti ordini della gerarchia ecclesiastica e le qualità principali che avrebbe dovuto possedere il futuro Papa, visto le eccezionali gravi circostanze in cui si trovava la Chiesa.
Il cardinale si proponeva di leggere ai colleghi del conclave l’esposto di Alfonso su questo duplice problema, persuaso che tutti avrebbero accettato facilmente il pensiero di un vescovo tanto eminente per scienza e santità.
Questa proposta spaventò l’umile vecchio che non si stimava per niente competente per formulare un giudizio sugli affari della Chiesa; tuttavia, vinto dalle istanze del Cardinale, invocò lo Spirito Santo ed espose i suoi sentimenti in una lettera datata 24 ottobre.
Dopo quattro mesi di discussioni e di agitazioni, il 15 febbraio 1775, il cardinale Braschi fu eletto Papa e prese il nome di Pio VI. Questo Papa è considerato come uno dei Papi più illustri nella storia della Chiesa, tenendo presente i tremendi giorni che dovette attraversare.
Aggiungiamo che fu proprio Pio VI, male informato, che cacciò il nostro santo Fondatore dalla Congregazione: più tardi dichiarò innocente colui che aveva condannato ed intraprese il processo che avrebbe innalzato Alfonso sugli altari.
P. BERTHE. Vita di S. Alfonso, II, p. 364.
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1784. Vestizione di S. Clemente Maria e di Taddeo Hübl a San Giuliano in Roma.
Nella festa dell’arcangelo San Raffaele, 24 ottobre 1784, i due amici ricevettero l’abito dei figli di S. Alfonso nella Comunità di San Giuliano, dalle mani del Padre Maestro Landi, uno dei primi e più fedeli discepoli di S. Alfonso, molto stimato per la sua vita spirituale.
Le cronache della Comunità ci chiariscono che i due novizi fecero solo sei mesi di noviziato, a causa della loro avanzata età e del loro fervore, ma con la condizione formale di completare il tempo del noviziato.
Il R.mo Padre Francesco de Paola Superiore delle Case dello Stato Pontificio ricevé nella festa di S. Giuseppe il loro sacro impegno.
Furono ordinati sacerdoti quindici giorni dopo. Iniziarono di nuovo a studiare con ardore, con edificazione di tutti coloro che li avvicinavano e potendo essere segnalati come modelli in tutto.
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IN MEMORIAM
P. Jean-Baptiste Godart, – Saint-Étienne, 1919.
Primo Superiore Provinciale della Provincia di Lione, 1898-1901.
Il P. Godart nacque a Tilloy-Bellay (Marne), il 18 novembre 1854. Entrò nella Congregazione in seguito ad un ritiro predicato dal P. Pladys. Esercitò successivamente per più di vent’anni gli incarichi di professore, di missionario, di Rettore e di Provinciale.
Il P. Godart nel luglio 1896 successe come Provinciale al P. Desurmont. Nel 1901 diventò semplice soggetto, poi Rettore della casa di Saint-Étienne che aveva fondato un anno prima.
In questa residenza fu l’uomo di azione, e si occupò attivamente di un patronato operaio
Ma presto, diminuendo le forze, dovette rinunciare ad ogni apostolato e dovette riservarsi il ministero delle confessioni che abbandonò quasi subito.
Fu preso da artrosi nodosa e da paralisi tremolante. Gli ultimi quattro anni della vita furono quattro anni di sofferenza che santificò con la preghiera e completa rassegnazione alla volontà di Dio.
Il P. Godart possedeva ad un grado elevato la virtù della bontà amorevole e di grande misericordia per tutti.
Sua Eminenza il cardinale Matthieu l’aveva in grande stima, l’aveva preso per suo direttore spirituale. Fedele nelle amicizie, accogliente con tutti, amava particolarmente il popolo e l’operaio.
La eloquenza era popolare nel senso apostolico della parola. Se ebbe a rimproverarsi talvolta certe severità di dottrina dalla cattedra, non smetteva di ripetere ai giovani di evitarle sempre. Il suo giudizio era molto retto.
Come Superiore era molto amato dai soggetti. Come Provinciale cercò il bene comune senza rispetto umano, con dolcezza e fermezza che si facevano sempre accettare.
Fu infine l’apostolo della “Fiducia in Dio”. Perciò compose un opuscolo. molto apprezzato, intitolato: “Sempre avanti”, destinato a mantenere le anime nel cammino della virtù con lo sforzo continuo unito alla grazia di Dio che non manca mai.
—«Mansueti haereditabunt terram e delectabuntur in multitudine pacis». Sal 36, 11.
Professione: 1° novembre 1874.
Ordinazione sacerdotale: 13 giugno 1880.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |