Al Novizio Don Agostino Petracca

Lettera n. 90 Al Novizio Don Agostino Petracca, Ricadi 1848

90. Al Novizio Don Agostino Petracca[1], Ricadi[2].
Direzione spirituale: sulla vocazione.

Tropea  primo Agosto 1848
Jesus, Maria, Joseph, Sanctus Alphonsus

 

Agostino Carissimo

Vi rimetto la corona[3], che mi è stata data da un Padre[4], e l’ho benedetta, ma la terrete sempre per voi.

Se il Vescovo[5] si ha prese le chiavi, la devozione non se la può prendere, onde infervoratevi piuttosto.

Riossequio i vostri, e passo ad abbracciarvi nei Cuori SS. di Gesù, e di Maria, sono

 

Umilissimo Servitore
Vito Michele Di Netta
del SS. Redentore

 

Indirizzo: All’Ill.mo Signore
Don Agostino Petracca, Novizio
Ricadi


[1] Novizio redentorista a Tropea, rientrato in famiglia, ma divenne sacerdote, come testimonia ai Processi Nicola Petracca che consegna la sudetta lettera: “Il sacerdote Don Agostino Petracca, mio zio, ricordava spesso come Padre Di Netta si levasse di notte per recarsi in Chiesa per ivi adorarvi il SS. Sacramento, e il sagrestano del tempo, Vincenzo Scozzarra, lo trovò spesso, entrando in Chiesa per il suono del mattutino genuflesso a pregare nella cappellina del S.S. Sacramento.” – La famiglia Petracca aveva avuto due Arcipreti, Don Vincenzo (in S. Domenica) e Don Pasquale, quest’ultimo fratello di Domenica Petracca, penitente del P. Di Netta.

[2] Lettera presentata ai Processi Ordinari Tropeani dal sacerdote don Nicola Petracca di Ricadi (Processi sugli Scritti, pagg. 107-108 – fol 37) che era figlio del dottor Nicola Petracca e di Scaglione Maria Carmela (la quale ebbe un fratello redentorista, il P. Scaglione Giovanni (nato nel1836, sacerdote nel 1865, esclaustrato nel 1890). – Ricadi a 10 chilometri da Tropea, centro di circa 4.500 abitanti (con le frazioni), adagiato alla base del Monte Poro, e si estende fino alla riva del mare con il Capo Vaticano. Ai tempi del P. Di Netta aveva da poco cessato di essere uno dei 23 casali di Tropea, rompendo l’ordine antico e affrontando l’avventura dell’autonomia.

[3] La corona del rosario intera che ornava l’abito redentorista, pendente al fianco sinistro.

[4] Non sappiamo chi fosse.

[5] Mons. Michelangelo Franchini, vescovo di Tropea dal 1832 al 1854, amico ed estimatore del P. Di Netta.

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              Con cuore integro e fedele
          LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA
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Lettera n. 90
Legge: Donato Mantoan
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Una quadro al giorno sulla vita del Venerabile
Pellegrini alla tomba del Venerabile

Pellegrini di Vallata (AV) davanti alla chiesa del Gesù, dove per 37 anni ha svolto il ministero sacerdotale il Venerabile P. Di Netta.