23 agosto = La carità tutto sopporta
Insegnami, Signore, a sopportare ogni cosa per amore dei tuoi eletti (2 Tm 2, 10).
• Se tutti fossero perfetti, che ci resterebbe a patire dagli altri per amore tuo, o mio Dio? Ma tu hai così disposto affinché ciascuno impari a « sopportare il peso dell’altro»; poiché nessuno è senza il suo peso, nessuno può bastare a se stesso, nessuno è abbastanza saggio per sé, ma occorre che ci sopportiamo reciprocamente, ci confortiamo, ci aiutiamo, ci ammoniamo e ammaestriamo a vicenda.
(Imitazione di Cristo 11, 3, 2; 1, 16, 3‑4)
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• O Signore, se dividerò volentieri con i miei fratelli i doni da te ricevuti, se mi mostrerò con tutti servizievole, benigno, riconoscente, affabile e umile potrò spandere dovunque il profumo della misericordia.
Fa’ dunque che io sappia non solo sopportare pazientemente le debolezze fisiche e morali dei miei fratelli, ma che inoltre, nel limite del possibile, rechi ad essi il sollievo dei miei servizi, il conforto della mia parola e dei buoni consigli.
Dammi viscere di misericordia perché sia liberale e generoso non soltanto con i miei parenti e amici, con quelli che mi fanno del bene e dai quali mi aspetto qualche bene, ma con tutti al punto di non rifiutare mai per amor tuo, neppure al nemico, la carità dell’aiuto materiale o spirituale.
Allora abbonderò di quest’ottimo profumo e lo verserò non solo sul tuo capo e sui tuoi piedi, ma su tutto il tuo corpo che è la Chiesa.
(cf S. Bernardo, In Cantica Cant. 12, 5 . 7)
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da “Intimità divina”
Roma 1992