Preghiere 204


22 luglio – Il Pastore si prende cura delle sue pecore – dom XVI TO
Il Signore ristora 1’anima mia; mi conduce per retti sentieri (Salmo 23, 3).

• O Pastore buono, tu solo sei necessario. Tu sai quello di cui abbiamo bisogno e ce lo concedi nell’ora che vuoi; dai a noi, tue pecore così povere, il pascolo di cui abbiamo bisogno di volta in volta: talora consoli per impedire lo scoraggiamento, talora lasci sentire lo scompiglio dell’anima per produrre l’umiltà che è verità. Siamo in buone: mani.
Il tuo cuore non cessa di vegliare su di noi; tu ci ami infinitamente, ci vedi incessantemente e sei onnipotente. Prepari la nostra beata eternità con i mezzi che sai tu, facendoci lavorare penosamente mentre noi, piccoli bambini, vorremmo riposarci.
(Cf C. De Foucauld, Lettera 5.4.1909, Op. sp. p 712‑3)

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• O Signore, per un’attenzione delicata della tua provvidenza, tu hai voluto chiamarti pastore. Non solo ti sei preoccupato di me, ma ti sei messo anche alla mia ricerca; non solo mi hai ritrovato, o tu che compi meraviglie, ma per la bontà indicibile del tuo amore, mi hai portato sulle tue spalle vivificatrici e mi hai associato alla schiera celeste nell’eredità di tuo Padre.
O tu che sei potente, fonte di vita, benedetto, soccorrevole, compassionevole e misericordioso…, ora rivela di nuovo a me le profondità delle tue misericordie e le effusioni della tua bontà.
(S. Gregorio di Narek, Le livre de prières p 112‑3)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Ogni verità rivelata da Cristo se narra a noi la gloria di Dio ci manifesta insieme quale, e quanto amore Egli abbia per noi... Egli manifesta a noi le dovizie della sua grazia per arricchircene (S.Alfonso).