Preghiere 184


2 luglio – Sono sempre con te
Dio, Dio mio, … l’anima mia si stringe a te per seguirti; la tua destra mi sostiene (Sl 63, 2. 9).

• O Dio, tu mi sei continuamente presente con tutto il tuo amore, tutta la tua tenerezza e la tua potenza divina e io non lo sapevo! Io, che ho tanta paura di stare sola, non ló sono mai.
La tua onnipotenza e il tuo amore, o mio Dio, mi proteggono, ani circondano senza posa, con delicatezza; tu mi ami con un amore che vuol comunicarsi, abbassarsi fino all’oggetto amato per poi elevarlo fino a te, preservarlo da ogni male e colmarlo dei tuoi beni.
Che indelicatezza, che debolezza dubitare di quest’amore a causa delle proprie preoccupazioni, e che ardire ad un tempo! O Dio, fortifcami contro la mia debolezza!
(B. M. Teresa de Soubiran p 248).

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• È a noi tutti, mio Dio, che tu dici come ad Abramo: « Cammina alla mia presenza e sii perfetto » . Stare alla tua presenza è il mezzo, la causa; essere perfetto è il risultato, l’effetto, il fine.
« Siate perfetti come il Padre vostro celeste è perfetto » … Tu ci dici di essere perfetti e nello stesso tempo ci mostri il mezzo per diventarlo, che è quello di stare incessantemente alla tua presenza… Quando si è sotto gli occhi di chi si ama si può fare diversamente che tendere, con tutte le potenze del proprio essere, a piacergli in tutto?…
E in tutti i momenti della nostra vita noi siamo sotto i tuoi occhi, o mio Dio, assai più vicini, assai più intimamente di quanto possiamo esserlo con qualsiasi essere umano nel colloquio più intimo…
Tu, non soltanto sei vicino a noi, sei intorno a noi e sei in noi; tu ci avvolgi e ci riempi; tu non solo conosci le nostre parole e le nostre azioni, ma anche i nostri più segreti e più fuggevoli pensieri…
O mio Dio, fammi pensare senza sosta a questa verità benedetta: se un momento solo della compagnia di chi si ama appare così dolce e ha più valore della terra intera… qual è allora la nostra infinita felicità quando noi in tutti i momenti della vita godiamo della tua presenza?
O mio Dio, fammi sentire questa presenza, fammi godere di essa, pensarci incessantemente e, grazie ad essa, essere perfetto!
(C. De Foucauld, Meditazioni sull’A.TOp. sp. p 60‑1)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Mio Dio e mio tutto, io non voglio altro bene all’infuori di te che sei un bene infinito. Tu, che hai tanta cura del mio profitto, fa’ che io non abbia altra cura che quella di compiacerti (SAlfonso).