1 luglio – “Figlia, la tua fede ti ha salvata”.
Signore, io ti esalto perché mi hai risollevato… hai fatto risalire la mia anima dagli inferi. (Salmo 30, 2.4)
• Gesù disse alla donna: «Figlia, la tua fede ti ha salvata». Ella è degna di essere chiamata figlia, perché ha creduto; mentre la gente che lo stringe da ogni parte urtandolo non può essere chiamata figlia.
Questa donna invece si è gettata ai suoi piedi ed ha confessato; perciò merita di ricevere il nome di figlia…
In sostanza il Signore le dice: Prima credevi in Salomone, che pure è detto il pacifico, ma tu non avevi la pace; ora invece va’ in pace.
(San Girolamo, Commento a Marco, a cura di Luigi Gambero).
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•Perdonami, Signore, prima che me ne vada e più non sia. Fammi libero dai peccati prima che me ne vada, affinché non me ne vada con i peccati. Perdonami affinché sia in pace nella mia coscienza, affinché essa sia liberata dal bruciore dell’affanno: e in questo affanno sto in pena per il mio peccato.
Perdonami affinché provi refrigerio prima che me ne vada e più non sia. Se infatti non mi perdonerai dandomi sollievo, me ne andrò e più non sarò…
O Signore, tu mi hai fatto scorgere quella beata terra, quella beata patria, quella beata casa nella quale i santi sono partecipi della vita eterna e della immutabile verità; temo di uscire fuori dove non c’è l’essere, mentre desidero stare là dove sei tu, sommo Essere…
Perdonami affinché provi refrigerio prima che me ne vada e più non sia. Poiché se non mi rimetterai i peccati, me ne andrò in eterno lontano da te. E da chi andrò lontano in eterno? Da te che hai detto: « Io sono colui che sono », da te che hai detto: « Di’ ai figli di Israele: colui che è mi ha mandato a voi ». Chi se ne va in senso opposto a colui che veramente è,: va verso ciò che non è.
(S. Agostino, In Ps 38, 22).
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da “Intimità divina”
Roma 1992