28 giugno
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1780. Lettera del P. Francesco de Paola alla Congregazione dei Vescovi e Regolari, col la quale chiede la separazione dai Padri Napoletani.
1780. Lettera del P. Francesco de Paola alla Congregazione dei Vescovi e Regolari, col la quale chiede la separazione dai Padri Napoletani.
Scriveva il P. De Paola: «Avendo Monsignore de Liguori abbandonato la Regola dell’istituto per adottare un “Regolamento” di provenienza reale, ipso facto è anche decaduto da tutti i diritti di Superiore generale sulle case degli Stati. Parimenti lo sono i suoi consultori.
Il posto è vacante, è urgente quindi convocare un Capitolo allo scopo di eleggere, secondo le prescrizioni canoniche, un nuovo superiore. Ora, come persona non ho la prerogativa per convocare il Capitolo, e come supplicante domando con lacrime, alla sacra Congregazione di istituire un presidente provvisorio, rivestito di poteri sufficienti per le elezioni canoniche e ristabilire l’ordine nell’istituto».
Supplica del 28 giugno 1780.
Francesco de Paola proclamava dunque decaduto il santo vecchio che l’aveva accolto, non senza grandi sacrifici, nella nascente Congregazione, venticinque anni prima. E questo decadere dall’ufficio, egli lo spiegava con due fatti che erano due falsità.
Sant’Alfonso non ha mai abbandonato la Regola: l’ha seguita e praticata fino all’ultimo jota e fino alla fine dei suoi giorni, come hanno affermato sotto giuramento quattordici testimoni al processo di canonizzazione.
Se accettò il Regolamento regio, lo ha sempre fatto con riserva sui punti contrari alla Regola; e subordinato la sua accettazione all’approvazione pontificia.
P. BERTHE, Vie de Sanit Alphonse, II, 503.
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IN MEMORIAM
P. Justin Corset. Thury-en-Valois, 1902.
Il P. Corset nacque a Tourcoing, Nord, il 26 marzo 1875, da genitori molto ferventi . Compì gli studi nel collegio di questa città lasciando un eccellente ricordo. Era un buon compagno, persona piena di brio, alunno studioso, di carattere un po’ brusco, ma sempre leale e franco; devoto, di pietà seria e di notevole spirito di fede.
Finiti gli studi, nel 1894 entrò nel noviziato. Dopo un anno di studentato, il P. Corset dovette affrontare la prova della caserma.
Appena pronunciati i voti, si ammalò di tubercolosi. Il male progredì tanto che i superiori considerarono di conferirgli al più presto il sacramento dell’ordine. Ordinato sacerdote, poté celebrare la Santa Messa solo per otto giorni di seguito.
Se spesso gli capitava di cedere alle rudezze del suo carattere, l’abituale franchezza e lealtà glielo facevano perdonare. I buoni esempi della madre, vera santa, orientarono il suo spirito a una fede che si notò sempre in lui e fu la causa della sua profonda pietà.
Il P. Justin ebbe sempre nel cuore due grandi amori: l’amore a Dio e l’amore alla Congregazione.
Morì un sabato, durante la novena della Visitazione, all’età di ventisette anni, dicendo: “Muoio da Redentorista! Quale grazia! Sono sicuro della mia perseveranza”. – «Gaudete, merces vestra multa est in coelis». Mt. 5-12.
Professione: 8 dicembre 1899.
Ordinazione sacerdotale 15 giugno 1902.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |