Lettera n.21 – Al P. Celestino Cocle, Napoli – 1829.
Umili osservazioni nel sentirsi abbandonati a se stessi.
Tropea 18 agosto 1829
Jesus, Maria, Joseph atque Beatus Alphonsus
Reverendissimo Padre
Per non moltiplicare lettere[2], vi umilio, come sono circa due mesi che ho scritto a cotesto Fratello Vincenzo[3], e più oltre ho pregato cotesto Rettore, e Consultore Menichini[4], accludendo all’uno, e all’altro la fede della celebrazione delle messe per mille massime eterne[5], e finora non ricevo alcun riscontro. Ho domandata la cagione del silenzio al P. Basso[6], e neppure si è benignato farmelo sapere.
Ricorro perciò a Vostra Paternità, non per accusare veruno, ma per destinarci qualche soggetto a sbrigarci qualche affaruccio, giacché per l’esazione il suddetto P. Basso vi ha la procura.
Con questa occasione, per vostra consolazione, vi assicuro, che in questa Comunità non mai vi è stata tanta armonia, e regolarità, quanto al presente; tutto l’attribuisco alla speciale protezione della Madonna SS.
E dopo d’avervi baciato le Sante Mani e chiestola Benedizionecon questi Padri, e Fratelli, con tutto il rispetto mi dico
di Vostra Paternità Reverendissima
Umilissimo Suo Suddito e Figlio in Gesù Cristo
Vito Michele Di Netta del SS. Redentore
Indirizzo:
A Sua Paternità Reverendissimo
Il P. Don Celestino Maria Cocle Rettore Maggiore
della Congregazione del SS. Redentore
S. Antonio di Tarsia NAPOLI
[1] Lettera autografa giacente presso la Postulazione Generale Redentorista, Roma. È scritta sul retro della lettera inviata al Rettore Maggiore dal P. Vincenzo Fusco, Rettore di Tropea.
[2] P. Di Netta scrive sul retro della lettera del rettore.
[3] Fratello Cangiano Vincenzo (cf. lettera n. 159).
[4] P. Menechini Francesco Saverio (senior), nato il 27 dicembre 1769 a San Giuseppe Vesuviano (NA); Cosultore Generale dal 1824 al 1832 del Rettore Maggiore. Celestino Cocle. Morì il 5 dicembre 1840 a Napoli (Tarsia).
[5] P. Di Netta ha spedito la ricevuta secondo la quale la Comunità di Tropea ha celebrato un certo numero di SS. Messe per le intenzioni di Napoli per avere in cambio mille copie delle Massime Eterne.
[6] Vedi lettera n. 15.
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Con cuore integro e fedele LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA —————– Lettera n. 21 legge: Donato Mantoan |
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P. Vito Michele Di Netta