La presenza della Madonna

Il cammino del vescovo Alfonso Maria de Liguori: 1762-1775.
51.
Al tramonto la dolce presenza della Madonna.

Al tramonto la dolce presenza della Madonna.

Nel Giornale de’ detti e fatti di Mons. Liguori nel 1784 il padre redentorista Pappacena racconta: Ieri 25 ottobre facendosi leggere da fr. Francescantonio qualche cosa della Madonna, domandò che libro leggesse; e dettogli che quello era stato composto da lui, cioè le Glorie di Maria tutto intenerito disse: Gesù mio, ti ringrazio che mi hai fatto scrivere della Madre tua. Oh che bella consolazione in punto di morte, pensando di aver promossa la devozione verso Maria Santissima.

Avendo ancora domandato di qual titolo era la Madonna di Iliceto, io gli risposi: della Consolazione, e nello stesso tempo mi suggerì il Fratello assistente che egli avea predicato avanti di Lei: in ciò sentire si fece rosso straordinariamente ed alzando gli occhi disse piangendo: O Madre mia, arrivederci in paradiso, dove spero di venire per i meriti del vostro Figlio Gesù, e per la vostra intercessione, per starmene a piedi vostri eternamen­te

Non potendo ormai più stringere la penna né leggere qualche libro, Monsignore si vedeva dalla mattina alla sera col rosario tra le mani. Non lo, teneva come un gingillo né l’agitava come un sonaglio; sfilava i grani assorto, in piena azione, nel mondo soprannaturale. Dimentico di sé viveva sul fronte della Chiesa militante, presente ai bisogni delle anime vicine e lontane, insieme alla Madre Celeste.

Una volta, a mezzodì, non si decideva ad iniziare il frugale pasto, credendo di non aver ultimato una diecina. L’infermiere porgendogli il cucchiaio l’esortò a metter da parte la devozione per nutrirsi. Il Santo ribatté con la solita agilità di mente: “Vale più un’Ave Maria che tutto il mangiare del mondo“.
(cf  Oreste Gregorio, Monsignore si diverte, pp. 169)

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Galleria di statue di S. Alfonso vescovo
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La statua di S. Alfonso nel bel santuario dedicato alla Madonna del Perpetuo Soccorso in Brasile (foto da internet).