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1. Vangelo e riflessione
della 5a Domenica di Pasqua: La vite e i tralci. -
2. “O molto o niente” – Videoriflessione di don Andrea Caniato – 12 Porte TV – Bologna – da Gloria TV.
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3. La videoriflessione di P. Gennaro Sorrentino C.Ss.R.- I e II parte.
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4. Il lavoro sull’altare – di don Andrea Caniato – Bologna – da Gloria TV.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Condizioni della preghiera.
“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Gv 15,1-8)
Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. “O molto o niente” – Videoriflessione di don Andrea Caniato – 12 Porte TV – Bologna – da Gloria TV.
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3. La videoriflessione di P. Gennaro Sorrentino C.Ss.R.
Parte 1
Parte 2
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4. Il lavoro sull’altare – di don Andrea Caniato – Bologna – da Gloria TV .
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Condizioni della preghiera.
Chiedete e vi sarà dato (Gv 16, 24.)
In questo sermone dimostrerò quanto è necessaria a noi la preghiera, e quanto ella è efficace per ottenerci tutte le grazie che possono giovarci a conseguire la salute eterna.
La preghiera è onnipotente e può tutto, scrisse s. Cipriano.
E l’Ecclesiastico disse: Chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? (Sir 2, 10).
No, questo non può succedere, perché il Signore ha promesso di esaudir chi lo prega: Chiedete e vi sarà dato (Gv 16, 24).
Ma ciò s’intende quando lo prega, come deve pregarlo. Molti pregano, ma perché malamente pregano perciò non ottengono le grazie che desiderano: Chiedete e non ricevete, perché pregate male (Gc 4, 3).
Per pregare come si dee, dobbiam pregare:
Punto I. Con umiltà
Punto II. Con confidenza
Punto III. Con perseveranza.