1 aprile– Quar.40 – Domenica delle Palme.
Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, il Re d’Israele (Gv 12,13).
• Accresci la fede di chi spera in te, o Dio, ed esaudisci benigno le suppliche di chi ti implora, e a noi che oggi portiamo questi rami in onore di Cristo, Re glorioso, concedi di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone.
(Messale Romano, Benedizione Palme).
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• O Gesù, presago della turba che stava per venire ad incontrarti, montasti sull’asinello e desti esempio di mirabile umiltà tra gli applausi del popolo accorrente, che tagliava i rami e tappezzava di vesti la strada. E mentre le folle cantavano inni di lode, tu, mai dimenticando la tua compassione, sciogliesti il lamento sopra l’eccidio di Gerusalemme.
Sorgi adesso, o ancella del Salvatore, e nel corteo delle figlie di Sion va’ a vedere il tuo vero re… Accompagna il Signore del cielo e della terra sedente in groppa al puledro, seguilo sempre con rami di olivo e di palma, con opere di pietà e con virtù vittoriose.
(S. Bonaventura, Il legno della vita 15, Op. mist. p 98‑9).
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• Quanto ci amasti, Padre buono, che non risparmiasti il tuo unico Figlio, consegnandolo agli empi per noi! Quanto ci amasti.
Per noi egli, non giudicando un’usurpazione la sua uguaglianza con te, si fece suddito fino a morire in croce, lui, l’unico libero fra i morti, avendo il potere di deporre la sua vita e di riprenderla.
Per noi vittorioso e vittima al tuo cospetto, e vittorioso in quanto vittima; sacerdote e sacrificio al tuo cospetto, e sacerdote in quanto sacrificio, egli ci rese, da servi, tuoi figli, nascendo da te e servendo a noi!
A ragione è salda la mia speranza in lui perché guarirai tutte le mie debolezze grazie a lui che siede alla tua destra e intercede per noi presso di te.
Senza di lui dispererei. Le mie debolezze infatti sono molte e grandi; ma più abbondante è la tua medicina.
(S. Agostino, Confessioni X, 43, 69).
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da “Intimità divina”
Roma 1992