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1. Vangelo e riflessione
della IV domenica di quaresima. -
2. Video-riflessione “Omeopatia divina” – Bologna (da Gloria TV)
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3. Videoriflessione sul quaresimale/3 (GloriaTV)
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4. 4. Videoriflessione sulla IV dom di quaresima di P. Gennaro Sorrentino
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5.Una riflessione di S. Alfonso.
“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Gv 3,14-21)
« Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio Unigenito»
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
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2. Video-riflessione di don Andrea Caniato “Omeopatia divina” – Bologna (da Gloria TV)
3. Videoriflessione di don Andrea Caniato sul Quaresimale/3: L’elemosina – Bologna (da GloriaTV)
4. Videoriflessione sulla IV dom di quaresima di P. Gennaro Sorrentino da un luogo davvero speciale. Clicca sulla foto.
5. Una riflessione di S. Alfonso: La tenera compassione che ha Gesù Cristo verso i peccatori.
Gesù Cristo non è venuto per condannare i peccatori, ma per liberarli dall’inferno sempreché vogliano emendarsi. E quando li vede ostinati a volersi perdere, egli quasi piangendo dice loro: “Figli miei, e perché volere morire, perché volere andare all’inferno, quando io son venuto dal cielo a liberarvi colla morte da quest’inferno? (in Ezechiele)
E poi soggiunge per lo stesso profeta: “Voi siete già morti alla divina grazia, ma io non voglio la vostra morte; ritornate a me, ed io vi restituirò la vita che miseramente voi avete perduta”.
Ma qualche peccatore, che si ritrova troppo aggravato da’ peccati, dirà: ma chi sa se Gesù Cristo mi discaccia? No, gli risponde Gesù Cristo: “Niuno che viene a me pentito dei peccati fatti, sarà da me discacciato, ancorché le sue colpe fossero molte ed enormi“.
Ecco come il nostro Redentore in altro luogo ci dà animo di andare a’ suoi piedi, con sicura speranza di essere consolati e perdonati: Venite a me tutti, poveri peccatori che faticate per dannarvi e gemete sotto il peso delle vostre iniquità; venite, ed io vi libererò da tutte le vostre angustie.
Ed in altro luogo giunge a dirci: “Venite pentiti delle offese che mi avete fatte, e se io non vi perdono, prendetevela con me, e rimproveratemi qual mentitore, mentr’io vi prometto che quantunque i peccati vostri fossero neri come la semenza di cremisi (viene a dire, ancorché fossero orrendi ed enormissimi) la vostra coscienza, per mezzo del sangue mio, con cui la laverò, diventerà candida e bella come la neve”.
Presto, peccatori, fratelli miei, torniamo a Gesù Cristo se l’abbiamo lasciato; presto, prima che ci colga la morte in peccato e restiamo condannati all’inferno, dove tutte queste misericordie che ci usa il Signore, saranno, se non ci emendiamo, tante spade che ci lacereranno il cuore per tutta l’eternità.