A Canosa di Puglia il 16 dicembre 2013
Riconoscimenti per studi su Padre Antonio Losito
nel 175º della sua nascita.
Un servizio di don Mario Porro, vicepostulatore della causa di beatificazione di padre Antonio Maria Losito, sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
Vedi lo speciale su Padre Losito di Telenuova2
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Canosa di Puglia annovera oltre al più noto San Sabino, un’altra figura di cittadino morto in concetto di santità, e per il quale è in corso presso la Congregazione vaticana delle Cause dei Santi lo studio delle virtù eroiche.
Parliamo del redentorista Padre Antonio Maria Losito.
Nato a Canosa il 16 dicembre 1838 e morto a Pagani (Salerno) il 18 luglio 1917. Nacque suddito borbonico, in quel particolare periodo che precedette e preparò la caduta del Regno di Napoli e il sorgere del Regno d’Italia.
Nacque in una Comunità umana quella Canosina, ricca di trasformazioni economiche e mutamenti culturali e politici che lo portarono a crescere nel secolo della rinascita del senso della città, dove i grandi sacrifici e le rinunzie del nobile popolo canosino gettarono i fondamenti della città odierna e del suo progresso spirituale e civile.
La sua vita copre quasi per intero un arco di tempo che va dal primo decennio post-unitario al 1917, vigilia della chiusura del primo conflitto mondiale. La sua spiritualità e la sua operosità missionaria non solo hanno onorato la città di Canosa ma hanno dato vigore e nuovo impulso alla vita e alla missione della Congregazione del SS. Redentore fondata da Sant’Alfonso, alla quale appartenne dal 1856 al 1917.
Nella circostanza del 175º anniversario della sua nascita l’Associazione «Amici di Padre Losito» ha voluto in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Canosa di Puglia commemorare l’evento con l’organizzare una celebrazione eucaristica che si svolgerà lunedì 16 dicembre, alle 18,30 nella Concattedrale di San Sabino presieduta da don Gianni Massaro Vicario Generale della Diocesi di Andria e a sua conclusione la consegna di targhe di ringraziamento a quattro giovani laureati canosini che in questi ultimi anni si sono distinti per la ricerca e gli studi sulla figura del loro concittadino padre Losito. Questi laureati, che hanno espletato il loro curriculum accademico nelle Università pugliesi di Bari e di Trani, sono le dottoresse:
- Grazianna Merafino, laureatasi presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Bari, Lettere moderne indirizzo storico-sociale sul tema: Antonio Maria Losito: il Padre Santo di Canosa. Storia di un culto;
- Sabrina Di Gennaro laureata presso la Facoltà Teologica Pugliese Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Nicola il Pellegrino”, di Trani, che ha scelto come oggetto l’argomento: Insegnamenti morali nell’Epistolario Lositano. La sua ricerca propone un’attenta presentazione degli insegnamenti morali e spirituali di Losito analizzati attraverso un genere letterario antico e allo stesso tempo sempre nuovo, cioè quello dell’epistola;
- Giuseppina Catalano laureatasi presso la Facoltà Teologica Pugliese Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Nicola il Pellegrino”, di Trani, dal titolo: Cristo, Centro della Spiritualità del Servo di Dio Antonio Maria Losito;
- Ada Lacalamita che sempre presso la Facoltà Teologica Pugliese Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Nicola il Pellegrino”, di Trani, ha sostenuto la sua tesi dal titolo: La devozione mariana negli scritti del Servo di Dio Antonio Losito.
Questi studi stanno ad indicare un crescendo continuo di interesse culturale di conoscenza nei riguardi del Servo di Dio, del suo pensiero privato e quotidiano, della sua statura spirituale e della crescita interiore nella grazia e santità di vita.
In un periodo storico come il nostro, in cui l’effimero sembra aver preso il sopravvento in ogni forma di vita, l’esempio del Servo di Dio Losito può certamente rappresentare una luce di riferimento per saper superare quel relativismo culturale e religioso, presente purtroppo in tanti aspetti della vita sociale contemporanea e nella esperienza personale di tanti cristiani, pur animati da buona volontà nella ricerca di un vero cammino spirituale, riportato alla sua
da “La Gazzetta del Mezzogiorno” 11 dicembre 2013
– Nordbarese Provincia, pag. IX